Misura 1.1. - Ciclo integrato dell'acqua  

Fondo Strutturale interessato: FESR.

Asse prioritario: Risorse naturali.
 

Tipo di operazione secondo classificazione UE:

344 - Acqua potabile/Rete idrica (accumulo, captazione e adduzione, rete idrica, stoccaggio e sollevamento acqua potabile);

345 - Acque reflue, depurazione (Rete fognaria, stoccaggio e sollevamento acque reflue, trattamento e depurazione)

 

Obiettivi specifici di riferimento:

Garantire disponibilità idriche adeguate (quantità, qualità, costi) per la popolazione civile e le attività produttive, in accordo con le priorità definite dalla politica comunitaria in materia di acque, creando le condizioni per aumentare l'efficienza di acquedotti, fognature e depuratori, in un'ottica di tutela della risorsa idrica e di economicità di gestione; favorire un più ampio ingresso di imprese e capitali nel settore e un più esteso ruolo dei meccanismi di mercato; dare compiuta applicazione alla legge Galli e al Dlgs 152/99.

Migliorare le condizioni di fornitura delle infrastrutture incoraggiando il risparmio, il risanamento e il riuso della risorsa idrica, introducendo e sviluppando tecnologie appropriate e migliorando le tecniche di gestione nel settore. 
Promuovere la tutela e il risanamento delle acque marine e salmastre.
 

Descrizione della misura
La misura è finalizzata a garantire una sufficiente disponibilità di risorse idriche, convenzionali e non convenzionali, attraverso: la razionalizzazione e valorizzazione delle infrastrutture esistenti; l'utilizzo di tecnologie che consentano il risparmio e il riuso della risorsa; il progressivo adeguamento, nei prossimi anni, agli standard di qualità, di servizio ed ambientali, previsti dalla normativa comunitaria e nazionale (d.lgs. 152/99); la realizzazione delle condizioni per l'avvio di un efficiente servizio idrico integrato, in attuazione della legge Galli, e per favorire l'ingresso di gestori industriali e il ricorso a meccanismi di concorrenza.
 

Le operazioni previste saranno attuate secondo i criteri, gli indirizzi e i requisiti stabiliti dal QCS/POR, distinti a seconda che riguardino la prima fase 2000-2002 o la seconda fase 2003-2006. Durante la prima fase saranno realizzate:

a)      le operazioni previste dall'Accordo di Programma Quadro "Risorse idriche" - Opere fognarie e depurative, I Fase 2000-2002 , attualmente in via di definizione, con riferimento sia a quelle (infrastrutture idriche) già individuate e in corso di realizzazione dal 5.10.1999, sia alle operazioni ancora da realizzare (infrastrutture idriche e fognario-depurative);

b)      le operazioni (infrastrutture fognario-depurative) previste e finanziate con il "Piano Straordinario di completamento e razionalizzazione dei sistemi di collettamento e depurazione delle acque" (L.135/1997, DM 244 del 29.7.1997), predisposto nel rispetto degli obiettivi di tutela ambientale della Direttiva 91/271/CEE, recepita con il Dlgs 152/99.

c)      Le operazioni previste dal Programma di interventi urgenti, a stralcio e con gli stessi effetti di quello previsto dall'articolo 11, comma 3, della legge 5 gennaio 1994, n.36, in attuazione dell'art. 141, c.4, L. del 23 Dicembre 2000, n.388, predisposto per l'adempimento degli obblighi comunitari di cui agli articoli 27,31 e32 del Dlgs 152/99 e s.m.i., che recepisce la Direttiva comunitaria 91/271/CEE, nonché quelle previste e finanziate con il" Piano straordinario di completamento e razionalizzazione dei sistemi di collettamento e depurazione delle acque" (L.135/1997, DM 244 del 29.7.1997), predisposto nel rispetto degli obiettivi di tutela ambientale della Direttiva 91/271/CEE, recepita con il Dlgs 152/99.
 

L'Accordo di Programma Quadro di cui al punto a) comprende le operazioni di cui ai punti b) e c) ed è accompagnato da un documento programmatico che illustra, tra l'altro, come le operazioni soddisfino i criteri e i requisiti previsti dal QCS e dal POR.

Nella seconda fase sarà finanziato il Piano di Ambito Territoriale, affidato per l'attuazione e cofinanziato dai soggetti gestori o, comunque, approvato dalla costituita Autorità di Ambito. A tale riguardo si evidenzia che con delibera n.37/14 del 13.9.2000 la Giunta regionale, in applicazione della LR 29/1997 attuativa della legge Galli, ha approvato lo schema di statuto dell'Autorità di Ambito, attualmente in corso di consultazione presso Comuni e Province.

Le risorse finanziarie delle misura saranno destinate per circa il 75% alle infrastrutture idriche e per circa il 25% alle infrastrutture fognario-depurative.

 

Soggetti destinatari dell'intervento
La popolazione civile destinata, più direttamente, ad usufruire dei risultati positivi derivanti dalla realizzazione delle operazioni; gli operatori dei vari settori produttivi (agricoltura, industria, turismo, pesca nelle zone umide) le cui attività risultano condizionate dalla quantità e qualità di risorse idriche disponibili.

Aree territoriali prioritarie: La misura interessa l'intero territorio regionale in quanto, per il perseguimento degli obiettivi specifici, in tutti i sette sub-bacini idrografici, a seconda delle peculiari esigenze e carenze, è necessaria la realizzazione delle differenti tipologie di operazioni previste dalla misura, sia come completamenti e riqualificazioni, che come nuove realizzazioni.

Nell'attuazione della presente misura sarà applicato anche quanto previsto dall'art.7, comma1, della L. 394/91, che attribuisce priorità nella concessione di finanziamenti, relativi ai Comuni e alle Province il cui territorio è compreso, in tutto o in parte, entro i confini di un Parco nazionale o di un Parco naturale regionale, per interventi previsti nei Piani dei Parchi.

L'intero territorio regionale è definito unico Ambito Territoriale Ottimale dalla LR 29/97, attuativa della legge Galli, e unico bacino idrografico ai sensi della L 183/1989. Quest'ultimo è suddiviso in sette sub-bacini, individuati dal "Piano acque Sardegna "del 1990, sulla base di elementi di natura idrografica. I sub-bacini riflettono, peraltro, le condizioni imposte dalla ripartizione geografica delle risorse di interesse primario, destinate principalmente alla copertura dei rispettivi fabbisogni. La denominazione dei sub-bacini è la seguente: Sulcis (sigla: I-S); Tirso (II-T); Temo-Mannu di Portotorres-Coghinas (III-C); Liscia (IV-L); Posada-Cedrino (V-P); Sud Orientale (VI-O); Flumendosa-Campidano-Cixerri (VII-F) (v.cartina allegata).

 

Normativa nazionale (statale e regionale) di riferimento

  • L. 36/94 "Realizzazione del sistema idrico integrato"

  • D.Lgs. 152/1999 "Tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della Dir. 91/271/CEE e Dir. 91/676/CEE

  • D.Lgs. 18/08/2000, n.258" Disposizioni correttive e integrative del D. Lgs 152/1999 , in materia di tutela delle acque dall'inquinamento, a norma dell'art.1, c.4, della L.128 del 24/04/1998

  • L. 183/89 "Tutela del suolo”

  • L.135/1997 "Piano straordinario di completamento e razionalizzazione dei sistemi di collettamento e depurazione delle acque reflue"

  • DPCM 4.3.1996 "Disposizioni in materia di risorse idriche";

  • DPCM 29.4.1999 "Schema generale di riferimento per la predisposizione della carta del servizio idrico integrato"

  • DPR 24.5.1988 n.236 sulla qualità dell'acqua

  • L.R. 29/97 "Istituzione del servizio idrico integrato, individuazione degli ambiti territoriali ottimali in attuazione della L. 36/94"

  • L.R. 15/99 "Modifiche e integrazioni alla LR. 29/97"

  • L.R.14/2000 "Attuazione del D.lgs 11 maggio 1999, n. 152 recante: disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole - e disposizioni varie"

  • L.R. 24/1987 "Norme di semplificazione e snellimento delle procedure e disposizioni varie in materia di lavori pubblici"

  • Legge 6 dicembre 1991, n.394 "Legge quadro sulle aree naturali protette"

  • DPR 8 settembre 1997, n.357 "Regolamento recante attuazione della Direttiva 92/43/CEE, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna"

  • Delibera CIPE 8 marzo 2001, n.23 "Indirizzi per l'utilizzo delle risorse destinate ai Piani stralcio di cui all'art.141, c.4 della legge 388/2000"

  • Delibera CIPE 4 aprile 2001, n.52 "Direttive per la determinazione, in via transitoria, delle tariffe dei servizi acquedottistici, di fognatura e di depurazione per l'anno 2001"

  • Delibera CIPE 15 novembre 2001 n.93 "Modifiche alle delibere 23/01 e 52/01"

Beneficiario finale
Regione, Enti pubblici, Enti Locali concessionari o delegati ai sensi della LR 24/1987.
 

Amministrazioni responsabili
Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della Difesa dell'Ambiente - Servizio della Tutela delle Acque. Assessorato dei Lavori Pubblici.

 

Fonte
Programma Operativo Regionale Sardegna 2000-2006

Gli assi prioritari d'intervento

Asse I – “Risorse Naturali”

 

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