Stima per Comparazione indiretta: reddito annuo netto

 

 
      

La determinazione del Reddito netto annuo Rnetto avviene sottraendo al Reddito lordo annuo Rlordo una serie di spese cui il proprietario dell’immobile deve far fronte:

 

Reddito netto annuo =      Reddito lordo annuo -   Totale spese annue 

 

Il Reddito lordo annuo si calcola detraendo al Canone di locazione annuo posticipato Cap gli interessi legali derivanti dalle tre mensilità anticipate come fondo dall’affittuario e sommandovi l’interesse commerciale.
La legge sull’equo canone degli immobili urbani ad uso abitazione stabilisce che la cauzione non può superare le tre mensilità, ed è fruttifera a favore dell’inquilino sulla base del saggio legale. Quest’ultimo, previsto dall’art.1284 del Codice Civile, prima dell’entrata in vigore della legge n.353 del 26 novembre 1990, era fissato su un valore pari al 5 %. La suddetta legge lo elevò ad un valore pari al 10 %. Dal 1 gennaio 1997 è ridisceso al 5 %, mentre a decorrere dal 1 gennaio 1999 è stato ridotto al 2,5 %.

La cauzione risulta fruttifera a favore dell’affittuario poiché il profitto derivante dall’investimento della cauzione a tasso d’interesse commerciale è inferiore a quello ottenibile a tasso d’interesse legale.

 

Reddito lordo annuo = 

Canone di locazione annuo posticipato - Interessi legali sulla cauzione + Interessi commerciali sulla cauzione

 

Interessi legali sulla cauzione =

Canone mensile di locazione ´   Numero mensilità ´   Tasso d’interesse legale

 

Interessi commerciali sulla cauzione =

Canone mensile di locazione ´   Numero mensilità ´   Tasso d’interesse commerciale

 
Il Canone di locazione annuo posticipato Cap si determina posticipando alla fine dell’anno il Canone mensile di locazione Cm secondo la relazione:
 

Sommando i diversi termini si perviene alla seguente forma più compatta:
 

                                 Canone di locazione annuo posticipato

 
avendo indicato con  rcomm  il tasso di interesse commerciale.
 

Il Canone mensile di locazione Cm, testato sul mercato cagliaritano e sottoposto a verifica di congruità, è stabilito sulla base delle rilevazioni effettuate dall’Osservatorio sul mercato immobiliare pubblicato da Nomisma:

 

Canone mensile di locazione unitario (Lire/mq).

Anno

Zona centrale

Zona intermedia

Zona periferica

Minimo

Massimo

Minimo

Massimo

Minimo

Massimo

2000

L. 10.710

L. 14.130

L. 8.305

L. 11.355

L. 6460

L. 8880

1999

L. 10.530

L. 13.890

L. 8.165

L. 11.165

L. 6.390

L. 8.780

1998

L. 9.875

L. 13.145

L. 7.835

L. 10.705

L. 6.195

L. 8.515

1997

L. 9.400

L. 12.400

L. 7.500

L. 10.250

L. 6.000

L. 8.250

 

Considerato un canone di locazione unitario medio, relativamente alla zona di appartenenza dell’immobile oggetto di stima, lo si moltiplica per la superficie commerciale dell’immobile ricavando il canone mensile di locazione Cm che, sostituito nelle relazioni precedenti, conduce al Reddito lordo annuo. Il programma dovrà quindi richiedere all’utente di selezionare la zona nella quale ricade l’immobile da stimare:

 

Zona centrale

Zona intermedia

Zona periferica

 
L’elemento selezionato suggerirà un canone mensile di locazione unitario nella relativa casella di testo che consentirà comunque di impostarne manualmente il valore:
 

Canone mensile di locazione unitario (Lire/mq): 

 

Numero delle mensilità richieste in cauzione:

 

Tasso d’interesse commerciale:

 

Tasso d’interesse legale:

 

 
Restano infine da analizzare le spese che il proprietario dell’immobile sostiene annualmente:
 

Categorie di spesa

Percentuale di incidenza minima

Percentuale di incidenza massima

1) Spese di manutenzione ordinaria e straordinaria

3,50 %

6,00 %

2) Spese per servizi e amministrazioni

0,50 %

4,00 %

3) Alee per sfitti e inesigibilità

0,00 %

2,00 %

4) Spese per assicurazioni

0,00 %

2,50 %

5) Aliquote di ammortamento

0,00 %

5,00 %

6) Aliquote per imposte e tasse

24,00 %

30,00 %

 
Vediamo singolarmente le diverse voci:
 

1) Spese di manutenzione ordinaria e straordinaria

3,50 %

6,00 %

 
Nell’attribuzione della percentuale di spesa si è tenuto conto dello stato di conservazione esterno dell’immobile:
 

Stato di conservazione esterno:
Scarso 6,00 %
Mediocre 5,03 %
Sufficiente 4,00 %
Buono 3,50 %
Ottimo 3,00 %

 

2) Spese per servizi e amministrazioni

0,50 %

 
La percentuale di spesa è funzione dei servizi condominiali di cui usufruisce l’unità immobiliare:

- Assenza di ascensore e riscaldamento centralizzato                                 0,50 %
- Ascensore                                                                                        1,00 %
- Riscaldamento centralizzato
                                                               2,00 %
- Ascensore e riscaldamento centralizzato
                                              3,00 %
- Ascensore, riscaldamento centralizzato e verde condominiale
                  3,50 %
- Ascensore, riscaldam. centralizzato, verde condom. e portineria
              4,00 %

 

3) Alee per sfitti e inesigibilità

0,00 %

2,00 %

 
Non sussistendo in generale apprezzabili situazioni di rischio, è stato considerato un unico valore di influenza pari a 0,00%.
Ovviamente il programma offrirà la possibilità di impostare manualmente ogni singola voce di spesa nella valuta correntemente selezionata.

 

4) Spese per assicurazioni

0,00 %

2,50 %

 
Considerata la diffusa disattenzione degli utenti, proprietari e conduttori, nei confronti della copertura assicurativa, sia pur limitata alla responsabilità civilistica, è stato assegnato un valore di influenza pari a 0,00 %.

 

5) Aliquote di ammortamento

0,00 %

5,00 %

 
Il contributo relativo a tale voce non è stato considerato significativo, perciò è stato assegnato un valore di influenza pari a 0,00 %.

 

6) Aliquote per imposte e tasse

24,00 %

30,00 %

 
Poiché la determinazione esatta di questa percentuale di spesa presenta notevoli difficoltà, si è pensato di esprimerla come funzione della tariffa catastale utilizzata per il calcolo dell’ I.C.I.:
 

Categoria catastale

Classe

Tariffa catastale

Percentuale di spesa

A/2

4

L. 441.000

30,00 %

A/2

3

L. 378.000

29,50 %

A/2

2

L. 320.250

29,00 %

A/2

1

L. 273.000

28,50 %

A/3

4

L. 236.250

28,00 %

A/3

3

L. 199.500

27,00 %

A/3

2

L. 168.000

26,00 %

A/4

3

L. 168.000

26,00 %

A/3

1

L. 141.750

25,00 %

A/4

2

L. 141.750

25,00 %

A/4

1

L. 120.750

24,00 %

 
Moltiplicando le percentuali di spesa per il reddito lordo annuo, si determinano le spese corrispondenti ad ogni singola voce.
Il programma suggerirà, automaticamente, le differenti voci di spesa sulla base delle informazioni descritte nelle pagine precedenti, e le visualizzerà in delle caselle di testo. L’utente avrà la possibilità di accettarle o di modificarle manualmente:
 

Spese di manutenzione ordinaria e straordinaria:
 
Spese per servizi e amministrazione:
 
Alee per sfitti e inesigibilità:
 
Spese per assicurazioni:
 
Aliquote di ammortamento:
 
Aliquote per imposte e tasse:
 

 
Possiamo ora determinare il reddito netto annuo:
 

Reddito netto annuo =     Reddito lordo annuo -   Totale spese annue
 

E altrettanto rapidamente si perviene al più probabile valore di mercato con il metodo di stima per capitalizzazione dei redditi:
 

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